I Sogni di Astrid


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...era lì per bellezza, inutilizzato e impolverato. Inoltre tenerlo pulito era un'impresa, perché, come il resto del soggiorno, era bianco candido, o perlomeno lo era prima che Evan imparasse ad usare i colori. Di fronte al divano c'era un tappeto africano che la zia Antonia regalò alla mamma dopo il suo viaggio in Africa. La televisione era l'unica cosa della casa che aveva scelto il papà: enorme, a schermo piatto, ad alta risoluzione, per vedere le partite. Le tende bianche vicino alla finestra non erano mai tirate, anche quelle erano lì solo per prendere polvere, il tavolo per pranzare quando c'erano ospiti era sempre ingombro di macchinine e soldatini o chissà quali altri mostriciattoli di plastica. Astrid passò fra il divano e la tv pensando al fatto che in 13 anni non si era mai seduta su quel divano. Andò in cucina dalla madre per scoprire che cosa ci fosse da cena quella sera. Appena entrò avrebbe voluto tornare in camera sua. La madre era al telefono con il papà e litigavano come al solito. "Ahhhhh! Certo che non sanno fare altro! Ma! Vediamo un po' che sta cucinando la mamma. Ancora spinaci! Ok che mi piacciono ma è una ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011

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