I Sogni di Astrid


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...Astrid non poté non rispondere. "Non sono per bambini, se li leggeste voi non ci capireste niente!" A quel punto urlava, era nervosa e agitata adesso. "Astrid smettila, d'ora in poi fino alla fine della scuola non voglio più vederti toccare un libro che non sia di scuola!" Era furiosa, ma ora anche Astrid lo era: un mese senza libri era un inferno! "Andate al diavolo tutti quanti!" Urlò e scappò via verso la sua camera. Entrò e si chiuse la porta alle spalle. Andò in bagno, prossima alle lacrime'Non piangerò per colpa loro, non saranno loro a rovinarmi la giornata! ' si struccò con rabbia, quasi facendosi male agli occhi, slacciò le scarpe e le mise con malgrazia nella scarpiera. Lanciò il vestito sulla sedia della scrivania e si buttò sul letto, la faccia immersa nel cuscino. Urlò, soffocando l'urlo nel cuscino, urlò tutta la sua disperazione per quella famiglia che non sapeva fare altro che rovinarle la vita. Si addormentò così, a pancia in giù con addosso solo la canottiera e la biancheria. La mattina dopo era lunedì, sarebbe dovuta andare a scuola, ma non voleva, voleva avere la certezza che Shine non fosse un sogno.
L'idea le ... [segue »]
Composto venerdì 11 novembre 2011

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