Scritto da: Fragolosa67

Non rubare (commento sul mobbing)

Capitolo: V

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La cosa più disonesta che può capitare ad un uomo è vilipendiare per i propri scopi. Così facendo non solo ruba la vita di un altro e gli cambia il destino e gli procura inutili sofferenze ma, lo condanna ad essere vilipendiato, deriso e calunniato da persone di malaffare dopo averlo sfruttato impunemente. Diventa una catena senza fine, fatta di persecuzione e di oltraggio. Tutti alla fine credono di sapere, travisano volontariamente e un rispondere al telefono diventa la prova schiacciante e inconfutabile che l'oppresso sproloquiava da solo. Si vede quello che non c'è per vanità e per rimanere compatti nel gruppo. Con il tempo si crea una lista di crocifissi che devono portare sulle spalle il loro legno finché non cadono. Ogni volta che accade questo, nasce un appestato da allontanare ed additare come se costui non è altri che feccia della società finché non arriva il più furbo di tutti che finge di accoglierlo con un sorriso a braccia aperte per salvargli l'esistenza dalle malelingue. Invece, è la disfatta! È a questo punto che arriva il dramma vero: Ci si imbatte nel lupo cattivo che divora l'agnello dell'olocausto per 40 o forse più denari. Proprio come fece Giuda ... [segue »]
Composto mercoledì 27 marzo 2013

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    Scritto da: Fragolosa67
    Riferimento:
    Nel capitolo quinto del libro tratto un tema delicatissimo: Il furto della verità e dò una mia personale interpretazione   al significato di mobbing. Lo dedico agli oltraggiati e calunniati sul posto di lavoro che spesso sono persone di grande professionalità, intelligenza superiore alla media e buon carattere.

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