Vieni o maggio t'aspettan le genti ti salutano i liberi cuori dolce Pasqua dei lavoratori vieni e splendi alla gloria del sol. Squilli un inno di alate speranze al gran verde che il frutto matura alla vasta e nostra fioritura in cui freme il lucente avvenir. Disertate falangi di schiavi dai cantieri dall'arse officine via dai campi su dalle marine tregua tregua all'eterno sudor. Innalziamo le mani incallite che sian fascio di forze fecondo noi vogliamo redimere il mondo dai tiranni dell'ozio e dell'or. Giovinezze dolori ideali primavere dal fascino arcano verde maggio del genere umano date ai ciechi il coraggio e la fe. Date fiori ai ribelli caduti con lo sguardo rivolto all'aurora al gagliardo che lotta e lavora al veggente e poeta che muor. Date fiori ai ribelli caduti con lo sguardo rivolto all'aurora al gagliardo che lotta e lavora al veggente e poeta che muor.
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