Poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

Essere Donna...

Essere Donna fino infondo
è vivere intensamente "l'essere donna"

Essere mare calmo o onda che travolge
compagna fedele e amante passionale.

Intrigante piacere e piacevole compagnia
vento che distrugge o brezza di primavera.

Silenziosa complice o dolcemente rumorosa
una coperta che scalda il freddo di te.

Amica o nemica dei tuoi momenti
un caloroso abbraccio o una lama affilata

Parole ben spese o parole avvelenate
una carezza al cuore, o un pugno violento.

Una danza intrigante fra le pareti del tuo cuore
sensuale e piacente, anche spettinata e disordinata.

Madre e moglie, vita che diventa vita
amore che semina amore
amore che cerca e dà amore.

Essere Donna fino infondo è cadere
e sapersi rialzare con forza e dignità.

Con un sorriso sulle labbra,
con nel cuore una lacrima
ma mai sconfitta, e sempre a testa alta.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Scriviamo la parole fine

    Scriviamo la parola fine...

    Laddove si ferma il tempo
    dove ogni dolore cessa
    dove ogni speranza si spegne
    dove ogni cosa appare
    più dolce o più atroce.

    Laddove si ferma il tempo
    dove il giorno incontra la notte
    dove la primavera incontra l'inverno
    dove tutto è più torbido o più chiaro
    dove domande trovano risposte assurde.

    Laddove la porta della vita si chiude
    dove una speranza nuova nasce
    dove la vita si schianta con la morte
    dove ogni sogno si trasforma
    in un'"illusione" o "speranza" di eternità.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Se la mia vita non è

      Se la mia vita, "vita non è"
      e inconsapevole vivo
      respiro e subisco.

      Se aprire gli occhi è un riflesso
      Se a respirare è solo il mio corpo
      Se la vita non la sento
      e il cuore mi batte artificialmente.

      Se non comprendo
      E non godo l'immenso
      non sento ne provo emozioni
      se non posso bere né mangiare
      né sorridere né piangere.

      Se non ho sogni che mi fanno volare
      Allora vi prego lasciatemi andare

      Toglietemi le macchine
      e il cibo che non "mangio"
      e l'acqua che non "bevo"
      non fatemi subire una vita
      che "vita non è"
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Ho Atteso

        Ho atteso una vita
        per comprendere
        il senso dell'amore.

        Quell'amore che niente chiede
        che niente pretende
        puro come l'acqua che score

        Un amore che riempie
        con la sua presenza scalda
        con la sua assenza uccide.

        Ho atteso senza sapere
        cosa attendevo, e che cosa la vita
        mi avrebbe ancora donato.

        Ed ora anche se
        il tempo si fermasse
        non avrebbe importanza;

        Perché avrei vissuto l'intenso
        di ogni sua sfumatura,
        di ogni suo senso.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          L'inferno in Terra (Auschwtiz)

          Auschwitz un sterminio
          di un milione e mezzo
          di vite umane.

          Anime uguali marchiati
          come bestie con numero
          seriale che li identificava.

          Non come uomini
          ma, come bestie da macello.
          Pronti ad essere cremati
          per diventare bottoni o saponette.

          Bambini innocenti bruciati
          insieme a donne e uomini
          con la "colpa" essere "ebrei"
          o per ogni loro diversità.

          Mi chiedo quale mostro
          può arrivare a tanto
          quale è era la loro diversità.

          Mi chiedo quale fosse la loro
          colpa, e se il colore del sangue
          e la loro anima avessero
          un peso così diverso.

          Così diverso da togliere
          a loro la dignità umana
          la possibilità di una vita normale.

          Mi chiedo quale razza di bestia
          possa essere: "L'essere umano".
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Nel giorno della memoria, shoah

            Nel giorno della memoria
            ricordiamoci di guerre assurde
            senza senso, di forni accesi
            pronti a uccidere anime innocenti.

            Nel giorno della memoria
            ricordiamoci di urla non ascoltate
            di quell'indifferenza al dolore
            di chi è morto ingiustamente.

            Nel giorno della memoria
            ricordiamo di quanto l'uomo
            sia una vera bestia
            di quella morale persa a combattere.

            Nel giorno della memoria
            ricordiamoci dell'atrocità
            di ogni assurdo gesto compiuto
            di quelle vite che non ci sono più.

            Nel giorno della memoria
            ricordiamoci dei fatti
            di quei "orrori " compiuti
            di chi non c'è più.

            Di vite colpite senza "colpe".
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Hai toccato il fondo lo sai
              più in giù non potevi.

              Saresti andata oltre se...
              ma il pavimento era di cemento.

              Hai sbattuto la testa
              fino a sentirti mancare il respiro.

              Hai pianto fino ad esaurire
              ogni lacrima e perdere ogni forza.

              Il freddo invadeva ormai tua anima e corpo.

              Mentre il respiro ti abbandonava
              e niente ti dava una ragione per esserci.

              Il freddo ha incontrato il sole
              lentamente si è sciolto il freddo di te.

              Ogni alba è stato un nuovo dono
              e ora che sei a galla, il tempo ti è tiranno.

              Mentre come la sabbia ti scivola via
              conservi con forza, incastrati tra le dita,
              gli ultimi granelli della tua vita.
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Era una bambina

                Era una bambina
                che sognava il principe azzurro
                le favole erano ancora una realtà
                e quel primo bacio sarebbe stato magico.

                Poi arrivasti tu in una notte d'estate
                rubando la magia a quel bacio
                e con violenza le hai strappato
                la cosa più bella: "l'innocenza".

                Quei occhi imploravano no
                quelle lacrime erano di dolore
                e quel "no" era terrore.

                I tuoi sensi hanno goduto
                su quel corpo ancora acerbo
                spezzando le ali ai suoi sogni
                e rubando i colori alle sue favole.

                Hai spezzato le gambe al cavallo bianco
                e tagliato la testa al principe azzurro.

                Biancaneve è rimasta avvelenata
                Cenerentola è rimasta serva
                il principe si è trasformato nel uomo nero.

                Hai rubato il sole ai suoi giorni
                spegnando il calore dell'estate
                portando l'era glaciale
                fino alla sua anima.
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  Ti odio anche ora che sei morto

                  Il tempo è scivolato via
                  scavando nel animo
                  un ricordo" vivo" di ieri.

                  Più passa e più scava
                  ogni tanto si attenua
                  poi ancor più violento
                  colpisce arriva sempre al cuore.

                  A volte il sonno non arriva
                  perché il tuo respiro
                  è ancora sopra di me.

                  Le lacrime di quell'estate
                  scendono ancora oggi come allora.

                  La stessa impotenza mi invade
                  non posso nemmeno sputarti in faccia
                  e la vita ha quel sapore amaro.

                  Hai mai provato rimorso
                  o vergogna lurido uomo?

                  Pensavo che un giorno
                  avrei dimenticato invece...

                  ... ti odio anche ora che sei morto.
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                    Scritta da: Silvana Stremiz

                    Solo quando...

                    Solo quando avrai ascoltato e guardato
                    la vita con il cuore, vedendo il tanto
                    che si cela in ogni sfumatura.

                    Solo quando, avrai saputo trasformare
                    l'amaro in dolce, il nero in grigio
                    per arrivare a dipingere di rosa quei momenti "no"

                    Solo quando, avrai sbattuto mille volte la testa
                    e sentito il freddo della solitudine, e della disperazione
                    trovando in quel tunnel buio, una via d'uscita.

                    Solo quando, saprai cogliere ogni istante
                    come un grande dono e coglierne il prezioso
                    e scaldare il freddo di te con un sorriso.

                    Solo quando, saprai guardare oltre l'apparenza
                    oltre la maschera dell'indifferenza
                    oltre alla tua persona e vedere oltre il " Non Avuto".

                    Solo quando... solo dopo mille sconfitte
                    dopo aver odiato la vita
                    e avrai sentito l'alba nascere nel cuore

                    Solo quando... solo dopo, aver toccato il cuore
                    ascoltato e guardato con l'anima
                    e avrai vissuto ogni emozione  con odio o amore

                    Solo allora... avrai vissuto una vita;
                    comprendendo il senso della vita.
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