Poesie inserite da Marta Emme

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Scritta da: Marta Emme

E lì tutto il marcio che c'è in te

Il Trap..., niente è più... one,... one,... one,
che faccia così rima con grande
trappolone, come quando rappresenta
una espressione (in senso "musicale",
diciamo così!) che spinge le giovani
menti (spesso sprovvedute) a diventare
un po' tanto deficienti (manchevoli) da
toglier lor, per un sereno giudizio (su quel
che ascoltano), gli elementi (è spesso
una comunicazione che annichilisce e
ammutolisce la percezione della realtà).
... One,... one,... one, ma quanto sei coglione
(un tale trapper) a far della musica così
grande aberrazione, funzionale a cercar
solo soldi (coi dischi) e quella grande
adulazione che un giovane ti sa dar se gli
togli la frizione (gli dai ciò che vuole; non
fatica, sogni e valori). O sei solo assai
furbone, o grande fico o grande adone!
Nel proporre quel delirio di parole (nei
testi) che rubano loro il vero senso della
vita senza bisogno di pistole (si esprimono
cattivi esempi o pensieri, ma con parvenza
di verità; 'sì da catturare l'attenzione dei
giovani).
Composta domenica 9 dicembre 2018
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    Scritta da: Marta Emme

    Il convivio no profit

    Grande cosa è trovarsi insieme per
    un comune obiettivo (soccorso
    pubblico no profit), ché sì tanto
    preme, che vento, pioggia e freddo
    non teme. Per unir il mondo
    dobbiamo nutrir la speme. E
    conviviar in nome di così belle idee
    è quel che sostiene, è un elemento
    che cementa e fa crescere il bene;
    e proprio tanto, perché alla base c'è
    del buon seme (solidarietà).
    Composta domenica 2 dicembre 2018
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      Scritta da: Marta Emme

      Il confettino

      Così prezioso è il contenuto (regalo)
      che a Natale è il benvenuto. Dentro
      c'è un bel tesoro che dell'anima è
      ristoro, giacché solo se sei accorto
      (buono), bel bambino, te lo porta un
      simpatico nonnino (Babbo Natale):
      quel che sa fare una magia nel tuo
      piccolo cuore, che non si può
      esprimer con le semplici parole. È
      come quando nasce il Sole e ti
      riscalda; e quel dolcissimo tepore è
      l'effetto dell'amore, di chi insegnar ti
      vuole, che, solo se sei buono puoi far
      le capriole (essere felice). E anche
      per gli adulti sia similar cosa, che or
      per loro così semplicemente chiosa:
      un fiorellino dai a me, un confettino
      è per te (il bene va ricambiato con
      altro bene).
      Composta sabato 1 dicembre 2018
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        Scritta da: Marta Emme

        Fuorviante

        Con un megafono potente (televisione)
        si istruisce da lì (spot wind all inclusive)
        tutta la gente che per il Natale siano i
        regali da comprare, siccome il
        consumismo in fondo sol si vuol
        comunicare, quel che tanto si vede
        circolare. Mentre altro è il messaggio
        autentico del Natale, se proprio ci si
        vuole cimentare. È la famiglia e non altro,
        che si deve considerare e pazienza se il
        regalo è miserino, se in quel giorno è
        poco, ma quello che conta, l'averti a me
        vicino. Un mezzo pubblico come la
        televisione questo tanto deve avere in
        visione. Ma voi (dellaTV) siete bravoni
        (giusti), pur se ci scopriamo anche oggi
        un po' più coglioni nel pagare quelle non
        proprio simpatiche costrizioni (canone).
        Composta domenica 25 novembre 2018
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          Scritta da: Marta Emme

          Una freccia al tuo arco

          Creder nelle proprie idee è ciò
          che manda avanti l'uomo e
          sostiene. Ma per realizzarle e
          fare davvero centro occorre
          acuir bene la vista e da vero
          artista alla freccia imprimere
          quel che le dà il via e il senso
          per arrivar nel punto giusto
          col massimo del consenso
          (ottimo risultato). Così
          aggiustar sull'arco il tiro dà
          risultati da capogiro se non si
          prendono abbagli nel seguir
          pericolosi intagli (un solco
          erroneo) come quando dentro
          a un riflesso (a una parvenza
          di verità) ti confondi e sbagli.
          A veder chiaro (a capir bene),
          come al lume di un
          rassicurante faro (a un principio
          di verità), si distingue meglio
          quel che è buono da quel che
          è inutile o vano. Allor
          scoccherai la freccia, che ben
          dritta arriverà nel centro, con
          un secco ed eloquente cento
          per cento. E siccome sei stato
          un'abile guida per la tua mano,
          quel breve volo ti porterà
          lontano.
          Composta martedì 20 novembre 2018
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            Scritta da: Marta Emme

            Furbate

            Te ne fai fregio, bella testina (Chiara Ferragni),
            che metti il tuo fascino sempre in vetrina
            (fashion blogger), di portare il capello biondo
            pur se fa pensar all'esser stupida nel profondo
            (video Pantene stophairhaming). Così par tu
            sia così fortina (coraggiosa) da sembrare
            un'eroina. Peccato che il biondo sia così diffuso
            che ne hai sbagliato proprio l'uso. Ma fa
            comodo a chi, come la Pantene, vender quel
            colore tanto gli conviene (nasconde bene il
            capello grigio per esempio). E se vuoi fare a
            StopHairShaming la campagna, l'esser almeno
            turchina (nei capelli) di sicuro ci guadagna
            perché a un principio se non altro ti rimanda:
            che non sempre si può esser un'educanda.
            Come la Bertè (coi suoi capelli color turchino)
            che ha il coraggio che non mostri te. E allor,
            magari fatti una girata per rifletter che in quel
            che fai devi esser almeno un po' sensata.
            Come in quel video (Prima di ogni cosa-Fedez)
            ove trastulli il tuo piccino togliendogli il diritto
            di essere bambino (non dai protezione
            all'immagine né hai riguardo, pur se va in pasto
            ai media).
            Composta giovedì 8 novembre 2018
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              Scritta da: Marta Emme

              Le sbucciature della vita

              Meglio un ginocchio sbucciato
              oggi che una testa rotta domani.
              Per diventar saggi si deve cadere
              per imparare poi a rialzarsi.
              E necessario è, sperimentare,
              pur questo modo di camminare,
              perché son gli ostacoli che col
              tempo potran fare dei miracoli.
              Perciò, senza paura, ai figli
              dobbiamo insegnare l'avventura.
              Composta lunedì 29 ottobre 2018
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                Scritta da: Marta Emme

                Ganzo!

                Francamente la ganzina (che si fa
                benevolmente ammirare), con quella
                faccia dolce da bambolina (Chiara F.),
                per me vede il cibo in modo
                conflittuale perciò se ne serve per
                giostrare (per i suoi utili giochi), così il
                suo ego, pago, può di nuovo
                accarrezzare (per la novità della sua
                location). Fare colpo diventa una
                cosa maniacale quando coi soldi
                pare il mondo di poter comprare,
                anche sol per i più bizzarri capricci
                soddisfare. Non è proprio, qui, come
                era in Biafra dove un bimbo con la
                pancia gonfia (per fame-Kwarshiorkor)
                era per la tua e la nostra (Umanità)
                vergogna, ma ti guadagni in egual
                modo la gogna e, metterci una pezza
                (scuse su instagram), non riesce a
                coprire il feto della monnezza (del cibo
                sprecato). È stato un bene che a questi
                ragazzini, veramente un po' cretini
                (stolti), qualcuno (fan) ci sia stato a
                fargli i sermoncini. Così pur si vede
                che il popolo è meno sciocco di quel
                che non si crede, giacché ti dice in
                fede (ci mette la firma) che rispettar il
                sudore della vita (cibo) non è
                necessario, si deve.
                Composta sabato 27 ottobre 2018
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                  Scritta da: Marta Emme

                  Costi terribili

                  Per non curare il piccolo male (es.
                  faringite) finisci dritto in ospedale
                  (con la polmonite). Così per non
                  perdere il lavoro (i capi degli Stati
                  sfruttati dalle multinazionali) perdi
                  quello e il tuo decoro (hai la
                  desertificazione) se non sai veder
                  oltre il tuo misero saper (riguardo
                  all'essere sostenibile). Come che
                  la natura puoi piegare mentre
                  quella non si lascia comandare
                  (lì non fa crescere più niente)
                  anche quando par ti voglia
                  assecondare (i primi raccolti sono
                  abbondanti). Infine ti ritrovi in
                  brache di tela e non puoi far
                  neanche querela (hai permesso ciò).
                  Sono, infatti, quelle leggi naturali
                  (sostenibilità), per la sua (della
                  natura) e la tua tutela (sopravvivenza).
                  Composta martedì 23 ottobre 2018
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