Le migliori poesie inserite da Jean-Paul Malfatti

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Scritta da: Jean-Paul Malfatti

Il silenzio che parla...

Dal tuo improvviso silenzio
deduco che tu non me ne voglia parlare,
comunque è un silenzio che in realtà
fa molto rumore... almeno nel mio cuore.

Un silenzio che mi dice cose che
forse non volevi dirmi a voce alta.
Scusami tesoro se sono stato pesante,
non ti tedierò più con questo o qualche
altro discorso del genere.

Meno male che il tuo improvviso ed inaspettato
silenzio mi ha fatto capire che amare è anche
accettare di farsi carico delle ferite che altri
hanno inferto alla persona amata.

Perdonami se non posso smettere di amarti
nemmeno per un piccolo attimo.
Sarebbe come smettere di respirare.
Lo sai che non ci riesco... non ce la faccio.

Hai piantato le tue radici nel profondo del mio
essere... del mio cuore, della mia anima.
Ed estirparle sarebbe lo stesso che abortire
una vita che già c'è e che potrebbe esser eterna.
Composta domenica 19 dicembre 2010
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    Scritta da: Jean-Paul Malfatti

    Ossimori della vita

    Tra inferni celestiali
    e paradisi infernali,
    ho percorso strade senza
    un inizio né una fine,
    con la testa tra le nuvole
    e la fatica sulle gambe.

    Tra tristi allegrie
    ed allegre tristezze,
    ho litigato e fatto pace
    con angeli malvagi
    ed angelici demoni,
    senza guardare dietro.

    Tra dolori di felicità
    e sorrisi di amarezza,
    ho fatto dei duelli contro
    dei, diavoli e me stesso.
    Ho vinto battaglie perdute
    e perso quelle già vinte.

    Tra certezze dubbiose
    e dubbi incrollabili,
    ho scoperto false verità
    e menzogne veridiche.
    Ed è proprio per questo
    e molto altro che oggi...

    sono dolce come il fiele
    ed amaro come il miele.
    Composta giovedì 16 febbraio 2012
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      Scritta da: Jean-Paul Malfatti

      Alza lo sguardo al cielo e pensami

      "Quand'è che alzando gli occhi al cielo vedrai
      una striscia d'aereo ecco
      la prima persona che in mente ti verrà,
      starà pensando-ti."

      "Ed io ad essa...
      Ed i nostri sorrisi
      si incontrarono,
      diventando un unico sorriso,
      sotto un cielo di primavera."

      Quasi
      un unico verso unito nell'abbraccio,
      sotto un cielo indistinto,
      tra il profumo incantevole della
      prima Vera stagione della rinascita...

      Il rinnovarsi della natura,
      nella quale i due poeti
      si confondono
      tra i fiori dei giardini celestiali,
      in cui la poesia si fa impalpabile,
      aerea,
      magica,
      quasi mistica...

      Quasi compagnia. Dolce e melodia.
      Un sentiero aperto e verde,
      dal colore nostro, del nostro poetare.
      Una voce lontana, parole,
      o forse semplici suoni,
      quasi ninna nanne, inducono al dormire.
      E un fiore ti porgo, nella dolce mia notte.

      Ed il fiore offerto dal più giovane
      è ricambiato dal pio grande
      con un raggiante sorriso primaverile,
      poi se ne andò lontano
      immergendosi nella folla danzante a ritmo di musica
      country, al suon di banjo e violini...
      Composta lunedì 28 marzo 2011
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        Scritta da: Jean-Paul Malfatti

        Era arrivata la primavera

        Tra le farfalle colorate,
        volavano anche le falene;
        Tra le api da miele,
        volavano anche le libellule.

        Ali diverse che vibravano,
        in voli veloci e simmetrici,
        intorno agli alberi
        di un bosco magico e silente.

        Insetti volanti che uscivano
        dai loro rifugi annunciando
        l'arrivo della primavera!

        Anche dagli alberi secchi
        sbocciavano fiori multicolori.

        Un miracolo della natura che
        ad ogni primavera si ripete
        davanti i miei occhi curiosi
        che sorridono come stelle.
        Composta sabato 18 febbraio 2012
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          Scritta da: Jean-Paul Malfatti

          In questa stanza buia

          Io, solo io, solo io e me stesso,
          Nessun altro che noi, io e me.

          Quanto vorrei qualcuno, ora, qui
          Urlando un canzone che potesse
          Emozionarmi e darmi dei brividi,
          Spinta nuova, forte e propulsiva.
          Tenendomi poi nelle sue braccia,
          Amandomi come ad un bambino.

          Sì, solo io e me ancora una volta
          Tentando di capire il senso degli
          Aforismi sulla vita e sulla morte.
          No, non sto delirando neanche
          Zuccherando il ciuccio con sale,
          Anzi, sto solo parlando al vento.

          Benedette siano tutte le canzoni
          Urlate da noi due, ossia io e me,
          Invitandoci a non mollare né mai
          Arrenderci al buio di 'sta stanza.
          Composta sabato 4 maggio 2013
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