Poesie inserite da Gerlando Cacciatore

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Scritta da: Gerlando Cacciatore

Io e te

Una bara aperta?
Si!
Una bara aperta,
aspetta che il suo cliente,
entri in essa.
Così io aspetto che tu
entri in me.
Che il tuo ed il mio cuore
diventi tutt'uno;
che tutt'uno,
diventi il mio ed il tuo pube,
baciandosi.
Che pure tutt'uno,
diventi la tua e la mia bocca,
stringendosi;
cercando un calore.
Un calore?
Si!
Quel calore che canta
in ciascuno di noi,
l'amore.
Composta giovedì 8 febbraio 1973
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    Scritta da: Gerlando Cacciatore

    Il maiale

    Una strada infangata;
    delle case diroccate;
    un maiale.
    I miei passi scricchiolando,
    si accostano con delicatezza,
    non conoscendo,
    la forza inumana della bestia.
    Tento di trascinarla fuori,
    a respirare
    l'igienica aria di campagna.
    La bestia sa!
    L'ora è scoccata.
    Fa appello alla sua forza.
    Tre persone,
    con rabbia,
    con furore,
    beffandosi ironicamente
    della povera bestia,
    la trascinano fuori.
    Una vecchia,
    a fatica si tiene in piedi.
    In mano un coltello.
    La bestia al patibolo,
    si presta involontariamente,
    all'atroce fine.
    Le sue grida disperate,
    impallidiscono il mio essere.
    Sorse in me, l'impressione:
    Non esiste morte,
    ancor più atroce
    della stessa morte.
    Disperatamente
    la bestia, invocava
    la stessa gente,
    "che aveva, portato Gesù alla croce";
    di salvarlo.
    Il corpo inerte.
    Un secchio pieno di sangue;
    servito per fare
    del sanguinaccio.
    Composta domenica 19 settembre 1976
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      Scritta da: Gerlando Cacciatore

      Il Buio

      Era buio;
      c'era del buio dentro di me.
      Tanto che, non riuscivo a vedere,
      ciò che la vita di bello ci sa dare.
      Era buio.
      Un buio così fitto,
      da non riuscire a capire,
      ciò che è bello, e ciò che è brutto.
      Era buio.
      Ma come in un sogno,
      svegliandosi, tutto svanisce,
      così quei momenti, che
      rendevano me indifferente,
      svanirono.
      E ritornai a vivere.
      Composta venerdì 30 novembre 1979
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        Scritta da: Gerlando Cacciatore

        Ipocrisia

        Dopo una lunga corsa,
        ebbi di fronte,
        una palla di fuoco.
        Tentai di superarla.
        Mi ritrovai, completamente
        carbonizzato.
        Allora avrei voluto,
        non averla superata.
        Avrei voluto,
        non aver fatto
        quella lunga corsa.
        Avrei voluto,
        restare inerte.
        Avrei voluto,
        restare fuori da questo mondo.
        Avrei voluto,
        non aver conosciuto una parola:
        Ipocrisia.
        Composta mercoledì 30 novembre 1977
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          Scritta da: Gerlando Cacciatore

          Il defunto amico

          Eri,
          sei un amico.
          Per l'ultimo viaggio,
          ti prepari, definitivamente,
          abbandonandoti
          alle tenebre del sonno eterno.
          La gente,
          non bizzarra si veste.
          La gente in festa non è.
          Ti segue,
          con il capo inclinato,
          verso il basso,
          con la faccia dell'addolorato.
          Ipocriti e astrusi,
          sono coloro
          che accompagnano te,
          senza una briciola di dolore;
          approfittando del tuo ultimo
          viaggio,
          per abbacare
          con altri ipocriti beceri.
          Tu sai,
          per l'ultimo viaggio
          si prepareranno;
          altri ipocriti,
          accompagneranno loro
          come loro accompagnarono.
          Composta mercoledì 11 aprile 1973
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