Le migliori poesie inserite da Gaetano Toffali

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Scritta da: Gaetano Toffali

Scelta sbagliata la sincerità

Scelta sbagliata la sincerità!
"Tuo e per sempre"
"Solo tu nel cuore...
e negli occhi pure"

Vogliono questo le bugie d'amore

"Nessuna mai di certo"
"Il passato non c'è più"

Sono i sussurri ipocriti
Da scambiare per un letto.

Ho vissuto
Ho amato
Ho creduto
Ho errato
Se di te ho l'oggi
e il futuro spero
Non mi inchiodare
Al "non mi ami davvero"
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    Scritta da: Gaetano Toffali

    C'è il tuo spazzolino

    C'è il tuo spazzolino
    Il tuo accappatoio
    La molletta grande
    Per fermarti i capelli
    La doccia dove
    Abbiamo fatto l'amore
    Il letto
    Il divano
    Il tavolo in cucina
    Le cose lasciate
    l'odore di ambra
    Un buco nel sonno
    Dove si stava bene
    a fare le coccole
    e ti divertiva
    Che anche dormendo
    Parlassi con te

    Di farci un pacchetto
    La voglia è nessuna
    Di portarti al letto
    Che strano neppure
    Ci manca illusione
    Potesse durare
    Ci manca il pensiero
    Che tu non sei più
    Dormi Gaetano
    Scorri la notte
    Il giorno via porta
    Avanzi di te.
    Composta nel 2009
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      Scritta da: Gaetano Toffali

      Filastrocca degli animali

      Filastrocca degli animali
      Che sono tutti un poco speciali
      Filastrocca un poco bambina
      Che parla della loro pancina.

      La mangusta quel che mangia se lo gusta

      l'iguana quel che mangia se lo sbrana
      La bertuccia il suo bere se lo ciuccia.

      Il macaco trinca come un ubriaco

      Il cardellino dopo pranzo fa il ruttino

      Al fringuello scappa spesso un venticello

      La gallina fa con calma una merdina
      La lumaca corre a farsi una cacata

      e la formica che si succhia anche le dita

      Il culetto non se lo pulisce mica.
      Composta martedì 13 aprile 2010
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        Scritta da: Gaetano Toffali

        Ho detto t'amo

        Ho detto "t'amo" troppe volte
        Nel bruciore della notte
        Poi a non credere al futuro
        Ho imparato nel dolore.
        Quella stanza vuota invano
        a girarmi nella schiena
        Strascicandomi nei sogni
        Ho creduto fosse vita.
        Destino d'amore
        Che è meglio scordare
        Ti amo davvero...
        è più sabbia che mare
        Per cosa allora ancora
        Ci casco dentro il dado
        Di un lancio fortunato
        La dove vince il banco?
        Di quanti ancora addio
        Dovrò riempire il cuore
        Per smettere le rime
        Dolore con amore?
        Inesausta turbolenza
        Che cerca corre chiama
        Vorace inappetenza
        Di un figlio di puttana
        Che in briglia caracolla
        Di azzurro il suo destriero
        Non smette di sperare
        Cercare ancora un lume
        Di dare mani al sogno
        Nel petto dentro te
        Di scombinarsi dentro
        Finché un domani è in me.
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          Scritta da: Gaetano Toffali

          Dentro una chiesa di Venezia

          Certe chiese
          Hanno alla volta
          Spirito attorno
          Per te che guardi
          Senza fede più
          Di speranza avere
          Soffio agli occhi
          All'animo calore

          Senti musica
          Pianti e antiche
          Gioie senza tempo
          Appese alla voce
          Di aria che cerchi
          Vibrante a dirti
          Che non solo tuono
          Ti ha data la vita

          Era a Taizè
          L'odoro a Venezia
          In questa chiesa
          Seduto con te.
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            Scritta da: Gaetano Toffali
            R. Aschieri
            Ottico diplomato
            Corso S. Anastasia
            47
            Verona
            Vigile senza nome
            Presunto Tonino Santoro
            Che di Verona ne sa
            Meno di me

            Avanti 100 metri
            Seconda strada a destra
            Cinquanta metri ancora
            Prima adesso a sinistra
            Avanti per un po'
            Che so? 200 metri
            e lì ad un semaforo

            Ci trovi il compagno suo
            Salvatore Cannistrà
            Probabile di Napoli
            e lui di Verona
            Ne sa meno di me

            Avanti cento metri
            Poi gira verso destra
            Continui per un poco
            Poi trovi anche un incrocio
            e lì se non mi sbaglio
            Devessercistò...

            Aschieri
            Pierluigi
            Ferramenta titolato
            e figlio
            Però nemmeno il figlio
            Fa al caso mio
            Una vecchietta
            Un giovanotto
            Una vecchietta
            Una donna
            Un cane
            Dopo ore di cammino
            Dopo aver sudato tutto
            Son tornato vincitore
            Giusto in tempo
            Per scoprire
            Che io con gli occhiali
            Non ti piaccio proprio più.
            Composta lunedì 18 ottobre 1971
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