Poesie preferite da Coraline

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Scritta da: Paul Mehis

Angeli caduti

Ho visto Angeli
sprofondati all'Inferno ribellarsi,
bruciavano
le loro ali di cera,
candide come gigli.

Ho visto Angeli
incatenati a ricordi
nostalgici
estenuati dalle battaglie,
perdere la speranza.

Ho visto Angeli
dal viso incrostato dal sale,
intrappolati in oscene ragnatele
del Tempo,
come anello saldato sulla carne.

Ma la rassegnazione al vuoto,
emana lezzo di putrefazione e
come un palloncino sfuggito a un bimbo,
esplode...

prima di giungere al Cielo.
Composta domenica 6 settembre 2009
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Minerva Jones

    Sono Minerva, la poetessa del villaggio,
    fischiata, schernita dai villanzoni della strada
    per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, e il passo largo
    e tanto più quando "Butch" Weldy
    mi prese dopo una lotta brutale.
    Mi abbandonò al mio destino col dottor Meyers;
    e io sprofondai nella morte, gelando dai piedi alla faccia, come chi scenda in un'acqua di ghiaccio.
    Vorrà qualcuno recarsi al giornale,
    e raccogliere i versi che scrissi? —
    Ero tanto assetata d'amore!
    Ero tanto affamata di vita!
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      La collina

      Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
      l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
      Tutti, tutti, dormono sulla collina.

      Uno trapassò in una febbre,
      uno fu arso nella miniera,
      uno fu ucciso in rissa,
      uno morì in prigione,
      uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari-
      tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

      Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
      la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felice?
      Tutte, tutte, dormono sulla collina.

      Una morì di parto illecito,
      una di amore contrastato,
      una sotto le mani di un bruto in un bordello,
      una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
      una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
      ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag-
      tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

      Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
      e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
      e il maggiore Walker che aveva conosciuto
      uomini venerabili della Rivoluzione?
      Tutti, tutti dormono sulla collina.

      Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
      e figlie infrante dalla vita,
      e i loro bimbi orfani, piangenti-
      tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

      Dov'è quel vecchio suonatore Jones
      che giocò con la vita per tutti i novant'anni,
      fronteggiando il nevischio a petto nudo,
      bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
      né al denaro, né all'amore, né al cielo?
      Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
      delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
      di ciò che Abe Lincoln
      disse una volta a Springfield.
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        Scritta da: Thanaty

        Lentamente muore

        Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
        ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
        chi non cambia marcia,
        chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,
        chi non parla e non conosce.

        Muore lentamente chi evita una passione,
        chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
        quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
        quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

        Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
        chi è infelice sul lavoro,
        chi non rischia la certezza per l'incertezza di inseguire un sogno,
        chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

        Lentamente muore chi non viaggia,
        chi non legge,
        chi non ascolta musica,
        chi non trova grazia in se stesso.

        Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
        chi non si lascia aiutare;
        chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna e della pioggia incessante.

        Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
        chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
        chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

        Evitiamo la morte a piccole dosi,
        ricordando sempre che essere vivi richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

        Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
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