Poesie inserite da Antonio Prencipe

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Antonio Prencipe

Follia mia bella

Lo so,
questo mondo senza te
non vale nulla,
i fiori che appasiscono
tra i vasi consumati dal tempo,
sono io senza alcun dubbio
il colpevole di questa
dannata oscurità,
resta dentro me,
resta dentro me follia bella,
rimani dentro la mia anima
fai compagnia al mio cuore
che ormai senza te non sorride più,
follia unica e vera amica mia
portami con te nel triste
e forse incantevole scenario,
portami con te,
accompagnami li
dove l'acqua diventa dorata
e la pietra nel silenzio si sgretola,
sai cara follia,
ora che ti ho trovato non ti lascio andar via
non ti lascio volar via
perché ogni mio sorriso,
ogni mio amore e ogni mia lacrima
senza te non vale nulla.
Composta mercoledì 20 ottobre 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Antonio Prencipe

    Non mi rendo conto

    Chi resta qui ama l'impossibile,
    Non c'è più niente
    C'è solo il "nulla"
    cha vaga tra le pagine del mio libro,
    pesa questo mio dolore,
    dentro me manchi tu
    ed io come faccio,
    come faccio a vincere questa guerra?
    Qui piovono e nevicano i ricordi,
    ma io sono solo
    ma io sono senza te,
    non mi rendo conto
    che nei miei ricordi ci sei tu,
    non mi rendo conto
    che ogni volta che sfioro un sogno
    cado nell'abisso del mio triste dolore,
    non mi rendo conto,
    forse sono solo uno stronzo
    che cerca di vivere il presente,
    forse nel profondo
    amo ancora questo dolore,
    Purtroppo
    non ho più tempo per spiegare,
    non posso più guardare
    le mie lacrime che sfiorano l'oblio.
    I miei sorrisi si sono persi
    nell'odio e nell'oscurità
    di quella fottutissima notte di Novembre.
    Ora il sole si posa sul mio viso
    Ora la pioggia cerca di bagnare i miei ricordi
    Ora sono cosciente
    e sopratutto sono coerente con me stesso
    ho deciso, prendo l'ombrello
    e con l'arcobaleno fuggo via
    dal dolore, dal passato
    e da questa bella e dannata Vita mia.
    Composta mercoledì 20 ottobre 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonio Prencipe

      Un passato lontano

      Nella mia scarsa consapevolezza
      decisi di perdermi nel cielo
      inosservato dagli Dei
      corrotti e sconosciuti dalla notte,
      ero come un punto interrogativo
      perso nei labirinti selvaggi e oscuri
      alla ricerca di quei "perché"
      nascosti e immersi nel fumo e nell'alcol
      di quella primavera derubata dal vento,
      Tornavo indietro,
      tornai nei giorni bui
      dove l'unico mio desiderio
      era quello di morire,
      in quel momento non m'accorsi
      però che quel desiderio
      si era già impossessato del mio cuore
      e in un secondo ero già morto dentro,
      Nelle erbe di un giardino color arancio
      mi levai le scarpe e camminai,
      spezzai una sigaretta
      la gettai a terra
      e li a terra senza che me ne accorgessi
      avevo già gettato
      e calpestato il mio passato.
      Composta sabato 16 ottobre 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Antonio Prencipe

        In questi giorni miei

        Non te ne puoi andare
        io ti amo come la prima volta
        io ti amo come se fosse ancora ieri
        Cazzo,
        il sole non sorge
        ed io sono qui
        stesso su quel letto
        rincorrendo l'odore della tua pelle
        che vive ancora tra le lenzuola,
        quelle lenzuola macchiate,
        devastate dalle mie lacrime,
        Ma dove sei,
        nella solitudine il mio cuore vaga
        inondato da mille pensieri
        e da mille sentimenti,
        Sto toccando il fondo
        cerco, inseguo te
        ogni volta che cammino, che respiro
        ogni volta che cerco di morire,
        Da solo al mondo sto morendo
        aiutami ti prego,
        Sento che ci sei
        nell'aria, nella vita mia,
        In questi giorni miei
        non so nemmeno cos'è più l'amore,
        per te cosa darei,
        darei gli occhi miei
        ti farei vedere ciò che vedo,
        ciò che si è consumato tra le braccia del tuo cielo
        ti farei vedere il mio cuore
        che ora senza te non batte più
        e insieme alla mia anima scompare
        nel silenzio inspiegabile di un addio
        che consuma i giorni, i secondi
        e i sorrisi miei.
        Composta lunedì 11 ottobre 2010
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Antonio Prencipe

          Non ti perdono

          Ero uguale a te,
          Sulle montagne aspettavo il tuo amore,
          Io vivrò anche senza te
          Non mi riavrai mai
          Piangerò lacrime e diamanti
          soffrirò e maledirò il tuo nome
          Vattene via con le mie ferite
          Era solo un attimo d'amore
          Era solo un soffio di vento che cullava
          le tue scuse
          Oggi voglio vivere,
          vattene via e senza far rumore
          cancella il mio odore sulla tua pelle,
          Dov'è l'anima tua, dov'è?
          In città pioveva il mare
          In città io piangevo sangue e lacrime
          è notte, la luna è sola
          e noi siamo solo due estranei
          Vai via, ti prego
          potrei di nuovo amarti,
          potrei baciarti di nuovo,
          potrei ma non voglio
          mi tradirai ancora lo so,
          non ti perdono
          perché io voglio vivere,
          Amore ora te ne puoi andare a fan culo
          senza chiedermi quel dannato perdono
          che io tra le colline del paradiso
          ho desiderato e voluto.
          Composta lunedì 11 ottobre 2010
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Antonio Prencipe

            Un tulipano Blu

            Dall'Olanda un tulipano blu
            ti ho portato e delicatamente
            sulla tua lapide l'ho posato,
            lentamente una lacrima
            dai miei occhi scese misteriosa
            e tra le mie labbra si posò,
            cadde tra le vie dell'infinito
            non si fermò nell'orizzonte
            e nella sua intrepida scesa
            sconfinò l'alba più depressa,
            le mani mie
            nude e tremanti
            toccarono quella fotografia
            illuminata dal mio respiro
            e devastata dal mio destino,
            incominciai a tremare
            e solcai il cielo,
            ti vidi immobile e forte,
            provai a raggiungerti
            ma in un lieve secondo sprofondai
            nelle nuvole oscure e gelate d'inverno,
            in un lieve e lento profumo di vento
            nuotai tra i mille silenzi
            abbandonati e sconosciuti
            dalla luce del sole,
            chiedendomi cos'è l'amore
            rimasi inginocchiato e piangendo
            ti dissi "ti amo ancora"
            Mi dicevi "TI AMO TROPPO SEI MIO".
            Composta domenica 10 ottobre 2010
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Antonio Prencipe

              Quella stella che mi è stata portata via

              Quel giorno
              m'affacciai alla finestra
              osservai il cielo
              e mentre fumavo la mia marlboro
              vidi il tuo viso immerso nel cielo,
              era accanto a quella stella,
              quella stella che un giorno veneravamo
              e desideravamo
              e che senza far rumore ti portò via dalla vita mia
              e mentre il fumo della mia marlboro
              cercava di sfiorare il cielo
              una lacrima s'appoggiava nell'infinito
              e lentamente terrorizzava il paradiso,
              Mentre la mia marlboro
              si consumava tra le mie mani
              la luna lasciava cadere
              i suoi sogni e suoi desideri
              e senza dire nulla coccolava
              il mio dolce amore per te,
              Ora quell'amore s'appoggia
              sul mare e non affoga perché
              come salvagente c'è la mia anima,
              Quanti treni sono passati
              Quanti treni passeranno
              Quanti treni ho desiderato
              e Quanti treni ho rincorso
              Forse arriverà quel treno
              che finalmente mi portare
              da quella stella
              che il destino mi ha portato via.
              Composta martedì 28 settembre 2010
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Antonio Prencipe

                Infiniti Sconfinati

                Traguardi sfiorati e orizzonti abbandonati
                s'appoggiano nell'oblio
                e lentamente cadono nell'infinito,
                Una stilla di sudore
                cade dal mio viso
                e pervade il paradiso,
                Osserva il mare,
                guardalo,
                ti porterà lontano,
                nei miei occhi t'accompagnerà
                e volare ti farà,
                nel cielo senza nuvole
                e senza far rumore una stella
                le tue labbra bacerà,
                Lascialo entrare
                non aver paura non ti tradirà,
                Spogliati del mio cuore,
                gettalo nel vento caldo
                e raffinato di follia,
                Specchiati nella mia anima
                e lascialo entrare,
                non ti deluderà
                forse ti farà soffrire
                o forse ti farà morire tra le mie braccia,
                Accanto a noi
                ci sono sono solo
                Infiniti Sconfinati.
                Composta domenica 26 settembre 2010
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Lontano dal sole e dal vento

                  Lontano dal mondo
                  Lontano dal cielo
                  osservando il tramonto
                  non sento nemmeno l'odore della pioggia
                  Una foglia cade e pervade il silenzio
                  Un piccolo fiore
                  bagnato dalla rugiada del mattino
                  accompagna la primavera
                  nell'ombra oscura e bastarda della Luna
                  che senza illuminare il cielo
                  ascolta le lacrime del mondo
                  E sarà lontano il ricordo del sole,
                  ma quante volte ho ascoltato il silenzio del vento
                  e perdendomi assaporai il dolore del cielo
                  Scappai nell'autunno della mia adolescenza
                  e in quell'autunno non avevo
                  nemmeno un angelo da dover o poter ammazzare
                  Saranno lontani questi giorni d'inverno,
                  Ora mi godo il rumore del tempo
                  Ora mi godo l'amore del mio angelo
                  nascosto tra le mille spiagge
                  squarciate dal mio silenzio.
                  Composta giovedì 23 settembre 2010
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Quant'era bello

                    C'è una vita sola ed io la voglio con te
                    e non me ne frega nulla se non ci sei più
                    Ho provato ad amare di nuovo
                    ma amore io voglio te e basta
                    Voglio tornare sul quel cielo
                    e portarti con me, abbracciarti e baciarti,
                    Quant'era bello
                    uscire e sognare con te,
                    fare l'amore nelle domeniche con il sole,
                    E quant'era bello
                    sentire il tuo odore sulla mia pelle
                    sentire la tua voce
                    E quant'era bello
                    sfiorare le tue lacrime e le tue speranze
                    nelle notti di Settembre
                    Vorrei donarti la vita mia
                    Era troppo bello
                    osservare il tuo amore
                    che lentamente curava il mio dolore
                    Ed ora che non ci sei più
                    ho voglia d'urlare il tuo nome
                    così forte da poter sentire
                    la tua anima dentro me.
                    Composta mercoledì 22 settembre 2010
                    Vota la poesia: Commenta