Poesie inserite da Andrea Calcagnile

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Scritta da: Andrea Calcagnile

Poesia per Fabrizio De Andrè

Nato in una famiglia benestante,
la sua fama non giunse all'istante,
i sublimi, dopo vengono scoperti,
seppe fare aurei e aulici concerti.
Gli amici sapevano quanto valeva,
la sua unicità era la sua leva.
Poteva campare con la sua eredità,
ma preferì cantare in tutta libertà.
Era timido, pigro e fumatore,
ma della poesia era il dottore.
Amava la campagna e amava bere
per rallegrare la vita nelle sere,
amava i suoi figli e sua moglie,
ora lei possiede tutte le sue gioie.
Deturpato da un funesto evento,
mesi di tristezza anche per il vento,
la sua anima purtroppo ne uscì lesa,
poi la penna, la fece divenire illesa.
Faber, era il suo soprannome,
al suo amico piaceva questo nome.
Faber, un donatore di emozioni,
che trasmette varie sensazioni,
lui atleta e campione poetico,
per alcuni fans è anche un medico.
Il cantautorato possiede una stella,
una delle più note, la più bella.
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    Scritta da: Andrea Calcagnile

    In quel luogo serale e notturno

    In quel luogo, là dove si divertono perfino le pareti,
    ci sono ragazze e ragazzi, intrappolati da tante reti,
    queste camuffano il loro corpo e la loro entità,
    per poi colmarli di superbia e di socialità.
    Li vedi gioire, ridere, piangere, bere e fumare,
    per loro in estate è una legge andare al mare.
    Li vedi parafrasare, ragionare e filosofare,
    ognuno di loro tantissimi mestieri sa fare,
    alcuni fungono da ottimi e maligni professori,
    nel parlare correggono artisti, geni e assessori.
    Tra vecchi fidanzati non mancano mai i rancori,
    specialmente se entrambi hanno nuovi amori,
    da lontano si guardano in maniera machiavellica,
    gli attuali partner non attuano nessuna azione bellica.
    La magia dell'ebbrezza è la ciliegina sulla torta,
    c'è chi scatena risse e chi vomita dinanzi a una porta.
    Quando la serata finisce magnificamente,
    lo stato può arricchirsi felicemente,
    le multe in questi casi sono indecifrabili,
    i pianti per un addio momentaneo sono sempre stabili,
    amare un mezzo è sempre, sempre meraviglioso,
    ma perderlo per delle sciocchezze è doloroso.
    In quel luogo, là dove si divertono perfino i tavolini,
    c'è tanta ipocrisia e desolazione, poverini.
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      Scritta da: Andrea Calcagnile

      Nostra Italia

      Siamo tutti pronti a combattere
      contro chi ci vuole abbattere,
      in noi regna la più bella speranza,
      che non sarà mai, mai abbastanza,
      perché noi mai ci arrenderemo,
      con le nostre glorie rinasceremo.
      L'Italia è leggermente in crisi,
      colmiamola di immensi sorrisi,
      l'Italia non è la peggior nazione,
      se l'è cavata in ogni situazione.
      Tra noi non dobbiamo fare la guerra,
      perché l'Italia è la nostra madre terra.
      Qui esistono le persone indulgenti
      pronte a farci sentire assai contenti.
      Siamo di sangue europeo e americano,
      ma nulla nei fossi sarà gettato invano.
      Un degrado può capitare dopotutto
      perché l'egoismo regna dappertutto.
      Tra le vie coperte di nero asfalto,
      molti, forse troppi guerrieri in salto
      hanno abbandonato la propria vita,
      sapendo che in guerra sarebbe finita.
      Viva, viva l'Italia del 1861, evviva!
      Viva, viva l'Italia nostra, sempre viva.
      Contro tutto e tutti sfideremo la morte,
      il destino, la sfortuna e la nostra sorte.
      Viva l'Italia con tutte le sue vittorie,
      imprese, conquiste, gioie e glorie.
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        Scritta da: Andrea Calcagnile

        Giugno 2015

        Di male, cosa ti ha combinato un ragazzo sensibile?
        Voleva avere le tue attenzioni in un modo incredibile.
        Se non lo sai, te lo scrivo io, la gelosia
        fa parte dell'amore e della sua magia.
        Tua madre così immune e rigorosa
        non ti avrebbe vista vestita da sposa,
        lo sapeva, d'altronde dopo la nostra rottura
        non mi ha chiamato, di me non aveva cura.
        Orbene, tu cerca, cerca un altro amore,
        in modo che sappia cogliere il tuo candore,
        qualcun altro sopporterà la tua tristezza,
        per te sarà l'eterna e felice salvezza.
        Illusioni hanno camminato nelle nostre teste,
        abbiamo litigato sovente dentro a tante feste,
        poi, ci siamo destati dal sogno che ci circondava,
        abbiamo capito cos'era che ci allontanava,
        avevamo paura di lasciarci, ma in noi c'era una sfida,
        infatti, tutti al nostro fianco sentivano le nostre grida.
        Non erano canzoni e nemmeno racconti,
        erano presagi palesi, visti da tutti i tramonti,
        cominciava a crescere il nostro disinganno,
        sparlavamo senza donarci alcun inganno,
        la verità adagio volava, volava da sola
        e soprattutto in ogni nostra singola parola.
        Lasciarci forse è stata la scelta della nostra vita peggiore,
        ma se non ci fossimo mai veduti, sarebbe stato migliore.
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          Scritta da: Andrea Calcagnile

          Madre terra

          Oh mia amata terra
          quanto ti adoro!
          Sei unica, sei il mio dio.
          Madre terra,
          tanti benefici mi hai regalato,
          ho avuto in cambio
          una fortuna imponente.
          Madre terra,
          tanti bei campi possiedi,
          li scuto tutti
          come se stessi leggendo,
          contemplo tutto felicemente.
          Madre terra,
          sono andato in vari posti,
          ma nessuno mi ha mai colmato
          come riesci a colmarmi tu.
          Ho viaggiato dentro di te,
          grazie alla forza del vento
          che mi sospingeva
          e ristorava la mia mente.
          Quanto amo guardare l'aurora!
          Quanto amo guardare il tramonto!
          Quando dà il cambio alle stelle.
          Null'altro potrà mai colmare di gioia
          il mio cuore, solo la mia terra.
          Sono in un mondo diverso,
          i giorni volavano via
          speditamente.
          Non sono ancora morto,
          continuerò in eterno
          a vivere nella mia terra
          che mi ha regalato tante avventure,
          tanti dolori e tanta felicità,
          mi ha donato un'altra vita.
          Quando morirò,
          nuovamente rinascerò
          nella mia amata terra.
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            Scritta da: Andrea Calcagnile

            Mancanze

            Mi manca la gioia
            e il desio di qualcosa.
            Mi mancano i ricordi,
            quelli sperduti,
            quelli migliori
            e quelli che non ricordo.
            Mi mancano gli angeli,
            quelli che sorridevano
            dinanzi al mio viso.
            Mi mancano le stagioni,
            quelle che passano
            e non ritornano subito.
            Mi mancano i bei sogni,
            quelli che si fanno rare volte.
            Mi manca il lavoro,
            quello retribuito.
            Mi manca l'amore,
            quello che si doveva conquistare
            con molti sacrifici.
            Mi manca la pace,
            quella che non c'è mai stata.
            Mi manca il rinascimento,
            e forse anche il medioevo.
            Mancanze...
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              Scritta da: Andrea Calcagnile

              Piccolina

              Quella notte,
              forse quella maledetta notte
              avrei potuto salvarti,
              ma non ce l'ho fatta.
              Colpa del sonno o dei sogni,
              colpa della pigrizia
              o della mente che a volte non ragiona.
              Chissà chi ti ha uccisa,
              chissà come sei morta,
              può darsi che sia stato
              un cane randagio
              o la tua infausta malattia.
              Hai sofferto e a volte hai gioito,
              ti abbiamo amata come una figlia,
              eri ammaliante.
              I tuoi amici erano sempre al tuo fianco
              e dividevano con te ogni bocconcino,
              contemplarvi era una cosa indescrivibile.
              Quel giorno il cielo era nero,
              le nuvole coprivano le stelle e la luna,
              ma una stella forse avrebbe potuto avvisarmi
              del tragico evento che stava per accadere.
              I ricordi, rimangono i ricordi,
              non ti scorderò mai,
              nemmeno tra mille anni,
              la mia anima incontrerà la tua,
              a presto piccolina mia.
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                Scritta da: Andrea Calcagnile

                Sole

                Spensierato è il sole splendente,
                è sempre attaccato al cielo posato
                col suo sguardo felice e ardente,
                ammira da lassù, incantato.

                Immoto regna di mattina,
                ci saluta con i suoi raggi,
                scioglie la fredda brina
                e sostenta tutti i paesaggi.

                Lo ringraziano persino i fiori,
                loro sono veri e unici amici,
                loro sembrano mirabili cori
                e dicono al sole che non ha nemici.

                Quel volto così rotondo
                è saturo di puro godimento,
                danzano in quel girotondo
                i volatili e il loro gradimento.

                Sole, che ci realizzi nel lavoro,
                nella magnificenza e nell'amore,
                sei la stella più bella di colore oro,
                colmi di gaiezza il nostro cuore.

                Con gli occhi ti vezzeggerò in eterno,
                contemplerò l'effigie del tuo viso,
                sarai per sempre nel nostro interno,
                per tutti noi sei il miglior paradiso.
                Composta sabato 31 gennaio 2015
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                  Scritta da: Andrea Calcagnile

                  Vorrei essere un gatto

                  Vorrei essere un gatto,
                  per correre libero senza pensieri,
                  per suscitare gaiezza
                  a chi mi contempla
                  grazie all'inestimabile tenerezza,
                  per amare i miei padroni
                  senza farglielo notare.
                  Vorrei essere un gatto,
                  per sfrecciare nei campi
                  come se stessi volando,
                  per non avere bisogno di vizi
                  e per avere la pelle colorata.
                  Un gatto non vive a lungo,
                  perché a lui conta essere libero,
                  e la libertà è ciò che serve
                  per vivere spensieratamente.
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                    Scritta da: Andrea Calcagnile

                    Succo d'amore

                    Un giorno come tanti,
                    io e lei entrammo in un bar,
                    era affollato,
                    taluno beveva, talaltro mangiava,
                    del bar a me piaceva tutto
                    fuorché i cornetti,
                    lei voleva bere un succo di frutta
                    ed io una bottiglia di birra.
                    Ci divertimmo assai,
                    dopo il quale fatto
                    tornammo a casa.
                    Parlammo dell'ammaliante
                    serata trascorsa assieme,
                    poi, le confessai che la bevanda
                    da lei bevuta,
                    non era un vero e proprio
                    succo di frutta,
                    era un succo d'amore,
                    da me trasformato
                    ogniqualvolta la baciavo.
                    Composta domenica 10 giugno 2018
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