Grido il silenzio di vuote risposte a bianchi soffitti che nascondono il cielo; vibra il respiro tra mura sempre più strette che riflettono ombre di pensieri appannati, quand'ecco apparire i tanto attesi fantasmi scordati dal tempo nei vocio dei ricordi. Fuggo allora lo sguardo di chi non c'è più, cercando rifugio negli squarci profondi tracciati nel solco di antiche paure da una mente ormai priva di ogni emozione che cerca al di là di due occhi sbarrati la calma illusoria che accompagna l'oblio.
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