Sono miliardi di sfoglie questi anni che ci sostengono, ci coprono e ci annegano. Infrangibili sfogliamo le pagine di vite spezzate, disastri iniqui e guerre sterminanti. Il dolore non ci sfiora, e sorridiamo tornando nelle membra di questo mondo odierno, ignari che prima o poi risucchierà anche noi. Tanti, come gli anelli nel legno questi giorni che ci hanno posseduto e formato, ma il mondo ruota imperterrito, e nella maratona confidiamo sempre di arrivare prima di chi ci oscura. Tante ore sfumate per far recitare il burattino che abitiamo, ma mai un attimo per osservare gli ingranaggi che lo fanno muovere e danzare sul palcoscenico di questa Terra. Le nostre menti sono turbate dal probabile giudizio dopo questa vita che tocchiamo, ma siamo esseri incoscienti, perché la vita e il tempo vanno, ma non tornano mai sui loro passi.
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