Labirintici discorsi dove le parole perdono la strada corrono senza meta tra muri di ambiguità e doppi sensi
Affogano nella saliva di improbabili conoscitori di tutto soffocano tra gli insulti roventi di pretesi onorevoli, falsi intellettuali spacciatori di cultura
si affannano alla ricerca della loro origine ed originalità si confondono, si scontrano dividendosi in sillabe confusamente si ricompongono non hanno più identità
l'intelletto puro li respinge al mittente ignoto ideatore di assurdi assemblaggi di consonanti e vocali che non producono concetti solo, misere parole vuote nate già pronte per essere traviate.
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