Nella stanza che è stata di me quando avevo persino meno voglia di parlare di oggi ritrovo le vecchie stampe colorite d'umido la vecchia radio rossa che gioca sola il tono del volume le sciabole in plastica d'una notte di carnevale antico Non me ne abbiano i libri che tanto amavo se ora più non sfoglio l'armadio che tanto esploravo se ora più non l'apro l'orso che mi divideva il letto se non lo stringo più Non me ne abbia questo passato che commuove se quel che sono stata tra le sue mura l'ho perso incastrata in altre meno accoglienti Porto come memoria due peli d'orso cresciuti sotto la lingua monito perenne di un prima che resta in ogni dopo.
Commenti