Questa notte, una spina bruna m'occlude il cuore per quanto tempo m'avvelenerà il sangue per quanto tempo l'addolcirà del tuo sapore... finché giunga grecale a portarmi aromi antichi imprigionati nel sorriso di Madonna bruna
Questa notte mi è giunto il soffio del Sud mi ha scaldato le tempia, mi ha crocifisso al rimpianto Il soffio caldo sfuggito da una lettera... le tue lacrime disciolte nell'inchiostro il tuo respiro profumato di limoni e cioccolate e frasi antiche sussurrate all'ombra del glicine peccaminoso
Erano le campane il marchio della festa... qui le campane parlano una lingua straniera m'hanno rubato la melodia delle estate indolenti a tuffarci in sogni impossibili, ad assaporare il frutto della tua dolcezza
Ma un giorno traverserò l'Oceano uccello migratore sul filo del vento mi poserò sul bianco di calce, dove il mare riflette la carezza serena che ci cullava bambini
Un giorno, vedrai il gabbiano annunciare il ritorno dello straniero che ora piange sulla riva opposta dell'Oceano
Non scrivermi più, non scrivermi parole tristi mandami solo il tuo profumo e l'impronta delle tue labbra un bacio impresso di cioccolato amaro... a sigillare il foglio e il mio respiro.
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