Vagando subito a passi sincroni, ascoltando le nostre parole, la città scorre intorno a noi. È acqua sporca di dolore, rincorrendo il passato, il dire di tempeste che vanno. Anima diviene la sera. È, ora, sincrono e unito il cammino. Sono ancora passi: tracciato divenuto sereno andare. Aria di primavera sera vola, trasforma anima in sensi. Acqua fresca e trasparente, vivendo in un attimo di cielo, il dire e il silenzio del presente. Tempo che vola... attimi che restano...
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