Ho viaggiato nel tempo lungo corridoi di silenzio, ho udito il mio respiro affannoso nelle stanze vuote del dolore, sulla pelle l'angoscia sottile di chi non ha scelta.
Sfidando il destino ho precipitato la speranza nella voragine dell'oblio, ed il rimpianto mi ha divorato l'anima in un limbo senza più desideri.
Infine vagolando leggera, nella notte nera ho partorito un raggio di luna prigioniera... e come araba fenice sono risorta a te, amore inventando la tua nuova dimora.
Commenti