Ti aprirò il mio cuore e stenderò i miei sogni dinanzi a te e ti terrò per mano mentre cammineremo nel giardino delle mie speranze e dei miei sentimenti.
Ti ho aperto il mio cuore e tu ne sei divenuta la padrona... hai calpestatoi miei sogni e distrutto i teneri germogli dei miei sentimenti.
Il mio cuore è a brandelli, dilaniato dall'incuria e dal disinteresse. Ed io mi aggiro, solo, tra le stanze vuote del mio cuore, senza più sogni su cui camminare senza più speranze da coltivare.
Damon.. ma tu credi di stare meglio della signora ippopotamessa dal leggiadro piede?
Ti rendi conte che, mentre tu muori, lei non è mai vissuta?
Credo sia questo quel che mi tormenta di più: non esser riuscito a svegliarla...
OPS.. scusa, parlavo de per me...
Concordo con Paul...è così bello leggerti...e per la donna giusta conoscerti sarà come entrare a fatica in quei meravigliosi e non scontati, giardini abbandonati un po selvaggi ma che ti riservano emozioni e scoperte inaspettate...perdona il parallelo ma è solo per rendere l'idea....Ciao
Davvero emozionante, però la forza per continuare a scrivere penso che tu la debba trovare solo in te stesso, gli altri, come presumo tu sappia bene, prima o poi svaniscono.
Sarebbe un peccato perdere le tue parole per colpe altrui.
Quando il dolore entra nel nostro cuore e se ne impossessa é difficile vedere i colori della vita. E' come se all' improvviso i nostri occhi non avessero piú la percezione dei colori e i suoni melodiosi non potessero piú sfiorare i nostri sentimenti ed accarezzare la nostra anima.
Ci vuol tempo, ma anche questo fa parte della nostra crescita emotiva, che ci permetterá di capire che é brutale giocare con i sentimenti degli altri e ci impedirá di farlo.
Ti mando un caro abbraccio...
tieni duro!
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