Follia Repressa Da un senso comune Di razional virtù
Impossibil però Limitar la vita Ad un banal flusso dell'essere Costante Coerente Imperturbabile Ai sentimenti Che son per l'esistenza Ciò che era dei venti la rosa Che da sempre guidò Lungo i mari Or calmi e or in tempesta Impavidi marinai Che nell'ingenuità Di uomini semplici Avevan conosciuto e stretto La mano Di chi Tutto governa
Quel divino Che del mondo è il fattor d'ogni cosa l'autor
Ammaina la vela Quando forte Soffia un vento intriso d'amor Soffermati nel cuor Di chi è donator di tal sentimento Vivilo Amalo e quando sarà il momento Non rifiutar di affrontar Di nuovo quel mar Che t'ha condotto alla vita Che t'ha donato la vita
Potrai esser dolce In compagnia o solo Come figlio del Dio nessuno Ma non arrenderti Perché l'irrazional è matematico calcolator d'ogni tuo gesto Compilo col cuor e nulla impedirà Al tuo animo Di raggiunger ciò a cui anelerà
Utopia è impossibile Per chi Arreso Inetto Rifiuta d'esser voluttuoso sentimento Ma divien un sogno Premonitor Per chi ha il coraggio Di divenir attor in quel viaggio in cui la metà sol con la morte sarà raggiunta perché nulla v'è di più ricco se non ogni istante trascorso con occhi spalancati animo desto e cuore vivido in quell'istante infinito chiamato presente.
Hai bei pensieri. Auguri. Ti suggerisco di leggere di Stefano Benni, il racconto di quei vermi che "mangiano parole". Ti potrebbe essere utile per il futuro...
Ciao e buon lavoro
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