O navigante che isole costeggi e cauta cerchi un approdo rigoglioso di primizie e gioie fuggi da lezioso agghindarsi di parole se menzogne sono al cuore. Sterile, sappi, è sempre il raccolto di lusinghe mendaci che come nebbia velano l'inganno: è solo nella fatica del divenire di giungere ed essere luce che non vi è mai spreco di sentire, solo nei getti di ardore in scoppio un rossore fiammeggia e sempre è specchio di passione! Se di vero sogni si indorano di nulla sbadiglia chi vive sulle chiome dell'anima affluisce linfa e rugiada luci fuggono dagli occhi! Risveglia le ali e segui la scia se amor sincero ti fomenta staccati dalla pretesa che ogni cosa che accada sia certa e governabile; una potenza di delizie esploda di pienezza intera ti penetri e poi se vuoi essere: sii! Non vuoi tu tornare a guardare la luna nelle celesti sere invaghirti di future essenze restare sotto lo scroscio di emozioni bagnare il volto? Non sai che la vedovanza di sole non riporta in vita i nostri morti e che di nero nessuna rosa si colora? Canta la tua vita finché puoi prima che la voce in enfasi sia sopraffatta dal silenzio: poi nessun vivente più t'ode!
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