Disteso sei nato col primo vagito, cullato dai sogni di un viso gradito, deriso da quelli più forti di te sei stato maturo non rispondendo al perché.
Amori tra i banchi di scuola hai vissuto, nessuno è perfetto e così ti sei arreso, sul lavoro hai piegato la schiena e vinto adesso respiri perché la vita è un incanto.
Gli anni pesanti non regge il tuo io, perché questo soffrire, lo chiedi a Dio, sempre ligio hai vissuto e il dovere lo hai fatto, dei figli stupendi che tieni a te stretto.
Ora che il tuo cammino si fa lento nella sera ricordi com'era bella lei in quella primavera, un goccia di pioggia bagna i ricordi, non c'è tempo per nulla e disteso ritorni.
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