Affondare nei ricordi, rimescolare i sensi e perdersi in un respiro, ascoltare il frastuono e lo stridere incessante di pensieri spigolosi e frenare il cuore all'improvviso. Tremano le mani e bruciano le lacrime amare che scendono giù a rovesciare e stravolgere inconsistenti castelli di carta accatastati su un cumulo di false certezze. Scivolare senza appigli, senza un filo di voce per implorare qualcuno, qualcosa, chiunque, qualunque cosa. Fiamme quasi spente anneriscono e lentamente muoiono, cieli tersi si velano di terrore, anime stanche si accasciano.
Il dolore spesso permette al nostro cuore di dettare
versi stupendi, come quelli che hai scritto tu Don Juan.
Vivo lo stesso dolore da tempo e capisco cosa provi!!
Un caro abbraccio!
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