Seduto dietro un vetro guardo e non osservo il nero profondo che è davanti i miei occhi. Fisso il vuoto a mani incrociate, senza trovare mai il coraggio di puntare giù lo sguardo. Sento voci sussurrare melodie conosciute ma non so ricordarne il senso, recito il mio copione strappando applausi e finti sorrisi, mi emoziono e chiudo fuori gli sguardi affamati. Aspetto l'ultima luce, aspetto l'atto finale con la consapevolezza che per un uomo senza veli non esiste il lieto fine.
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