Un Dio forse distratto ha chiesto il conto alla vita mia, ma non ha visto che dietro l'angolo a spiare ogni mossa c'ero io, io che ogni giorno respiro in bilico tra cielo e terra, io che traccio solchi fondi ad ogni passo, io che sogno a stento ormai. Un Dio forse distratto ha chiesto il conto alla vita mia, ma non ricorda le notti intere passate a pregare col cuore, ignora le parole è sordo ad ogni pensiero. Un Dio forse distratto ha chiesto il conto alla vita mia e sto pagando giorno dopo giorno ma chi paga quando poi l'errore è suo? Un Dio forse distratto ha chiesto il conto alla vita mia, ma non sa che questa notte chi non paga sono io.
scusa,è difficile pensare che tu possa credere in Dio, quando (secondo me)non credi più in te stesso....sono sicura che ritroverai la tua tranquillità,quando farai pace con te stesso.
Te lo auguro di cuore
Ti ringrazio marco..per me è un profondo onore sapere che qualcuno legge,comprende il significato e apprezza quello che scrivo!!...gentilissimo...un abbraccio.
Complimenti Don Juan, leggo sempre con molto piacere ciò che scrivi... e questa poesia è davvero toccante. Racchiude all'interno un profondo messaggio di delusione, di sofferenza e soprattutto un dubbio sulla reale esistenza di Dio! Lascia un tocco di amaro in bocca e al cuore! Un saluto, Marco Mammino (da Acireale)
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