Arsenico avvelena adesso il mio cuore Che trema davanti a te. Ho sperato che tu tornassi che un lampo ti riconducesse a me
ma oggi cessi d'essere ciò che eri oggi, anche se sola non sento il richiamo del tuo disamore che mi avviluppava mi avviliva come Ulisse innanzi alle sirene.
Così ti saluto, da lontano non saprai che il mio cuore avvelenato non t'appartiene più non sapevi quando esso era tuo ed è buffo che tu non conosca il distacco.
Eppure ho chiesto al cielo di te mille albe, mille tramonti ho atteso il tuo sguardo e tu non c'eri oggi il mio cuore, che era già tuo, troppo a lungo oggi è nuovamente mio, ne dispongo.
A mio piacimento sceglierò i ricordi terrò quelli belli, quelli che avevo scordato quelli di cui mi vergogno. Terrò te nel mio cuore, come un ospite sgradito che lo avvelena indispensabilmente terrò lì una me ormai perduta insieme a te, per sempre.
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