Le dissipo, le conto una ad una spinta dall'ardore che, con esse, si dissolva lentamente la mia mestizia. Mentre le sento scivolar via più tiepide ti desidero, mentre sgorgano inclinate dagli incavi del mio collo ti voglio, mentre le nascondo fra le piaghe delle mie dita ti pretendo. Tuttavia sono sola qui a dissetare la mia anima, a sfamare la mia insaziabilità, dando sfogo all'occulto del mio essere e tu non ci sei e non ci sarai mai.
Commenti