La mia vita scivola via, scivola a terra, filtra giù... Labbra livide, occhi pesti... Barcollante vampiro scendo... Vorrei raccoglierla: mani a coppa... Sono sceso... Filtra rosso dal soffitto allargandosi sul muro... Ancora giu... più giu... Labbra nere, occhi vuoti, pallidi passi per scendere... Per raccogliere vita: mani a coppa raccolgono grumi neri...
Ora occhi sbarrati sul tetto, infinito, bianco... raccolgono un terribile sole...
E' una poesia che esprime - ironia della sorte - il mio stato d'animo ... l'ho riletta più volte- ha ragione Alessia!!! - esprime un'angoscia inquietante, ma la sofferenza per essere superata va vissuta fino in fondo. Oggi, caro Sergio, non ho nessuna possibilità di consolarti anche perchè, cosa ancora più assurda, non riesco a trovare una sola "parola" da cui partire per cullare e calmare il mio animo ferito ed umiliato dall'indifferenza umana!
Un saluto
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