La strada era cosi lunga, infinita nel buio della notte. Grigia e rigida; Dritta...
Dritta come quella riga tracciata da una lacrima che lentamente scendeva sul mio viso durante il viaggio di ritorno.
E poi un'altra... e un'altra ancora... Fino pansare che di colpo fosse iniziato a piovere tanto la vista di quella strada era appanata...
Attorno il vuoto. Ogni paesaggio, ogni semaforo, ogni luce e ogni stella, prendevano le astratte sembianze di un "santo" che risuonava nella mia mente.
Dentro quella macchina un dolore color blu elettrico... Elettrico come la scossa partita da una speranza prima così rosa, spontanea risultata poi invana.
Il viaggio parso quasi eterno si era conluso. Lo specchio non inganna: vidi tante strade disegnate e dritte su quel viso.
Ricordo... "è tutto così strano... "ripetevo... Ma stavolta di più... Sensazioni vissute e rivissute. Scene viste e "bottoni di luce" rivisti...
Ho avuto paura. Ma questa mattina no. Il calore nel sorgere del sole mi ha asciugato le lacrime. Un risveglio ancor più strano, diverso. "... 2 e 14"... "dilettanti..."
Tranquillità tanto sognata. Tranquillità tanto desiderata. Tranquillità donata e rubata... ... Almeno "cento" volte...
In cosa devo credere? Cosa posso sognare? Cosa posso permettermi di sperare?
"E fu notte e fu mattino; E fu notte e fu mattino..." Quanto? Quanto tempo passerà prima di poter esser felice e senza pensieri...?
Attendo ancora quello spirito portatore di buone conferme... Fatti vivo! O continuerò a percorrere questa strada lunga e vuota ma ricca di pensieri e sogni che nessuno, o quasi, può vedere.
aspetti ancora San Lazzaro? lo spirito?...
ma cosa fai per volerlo e per cercarlo!!??...
e fù sera e fù di nuovo mattina... dalle stelle cadono poesie... ma la felicità sembra a tutti molto lontana...
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