Ahimè, quale immagine può raffigurare il percorso del mio essere, se non quella di un dinosauro inadeguato?
Un enorme animale che, trascinando la sua esistenza solitaria, ignaro della sua mole, incute paura ed orrore ma non se ne preoccupa: le sue brutture sono lo specchio dell'animo di chi lo giudica senza pietà. La sua presenza non passa inosservata: troppo diversa per essere accettata.
Nella casa di bambole non può celare la sua essenza, urla la sua vitalità, scambiata per immane furia distruttiva.
I suoi movimenti, per cercare una posizione che non disturbi la quiete di chi, con la perfidia e l'inganno, ha nutrito prole altrui, generano frastuoni che rimbombano nella valle incantata, attraverso echi amplificati e deformati dalle urla di chi vuol seminare panico.
Nessuno riesce a capire e il delirio collettivo degenera in follia.
L'animale deve essere addomesticato, sentenziano! Ma come può il dinosauro vivere in una gabbia dorata che lo isoli dal mondo, per poterne far parte?
Nonostante capisca di rinnegare se stesso, si cimenta in dissertazioni sulle porcellane del negozio e finge di non intuire il vero intento dei suoi carcerieri. Ma il gesto atteso ed orchestrato viene compiuto, indicando un piccolo vassoio nell'angolo di una vetrina, al viandante che gli si avvicina incuriosito.
La gioia disperata del dinosauro non vacilla, guardando l'abisso che ha davanti: apre lentamente l'anta e mostra con fierezza quel vassoio.
Un vento gelido si alza impetuoso, dopo che, anche la più piccola finestra della casa delle bamole, sia stata serrata accuratamente, si veste di uragano e si avventa sul negozio distruggendo ogni cosa.
Lo sguardo del dinosauro è ormai rassegnato, porge, con delicatezza, quel vassosio all'incredulo viandante e, in un baleno, è come inghiottito dalla vallata.
Il viandante riprende il suo cammino, disorientato e stordito, porta con sé quel prezioso dono, cercando di dare un senso a quella frenetica pazzia.
Verso sera si siede stanco ed esausto e ripensa tristemente al dinosauro.
Osserva la vallata dalla cima del monte, stringendo a sé il vassoio, inorridisce: le bambole si muovono al ritmo di una macabra danza, improvvisamente, quell'eco spaventoso torna inquietante ... che delirio! Un altro innocente perisce, in nome di un potere che codardamente cela sempre il suo vero colto!
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