Ho trovato la mia macchina, accanto agli alberi, aghi di pino la ricoprivano, non la sporcavano, solo, la ricoprivano.
Al vento della velocità, uno ad uno si staccavano, mi lasciavano, alcuni tenacemente appigliati, altri sfortunati subito, mi lasciavano.
Scivolano buone intenzioni vicino a me, poco si aggrappa come al solito. Tendo i miei sensi, sforzo e anche un po' stanco, il caotico Filtro Infinito valuta l'Immenso, si accorda con le parti, mi ricopre di fiori.
Del nulla voglio essere ricoperto, solo il mio corpo senz'anima, lei solerte mi avverte, che non può, lasciarmi.
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