Salutiamo il giorno più lungo dell'anno con occhi aperti alla luce e alla speranza: osservando la volta celeste la paura della fragilità umana il sole che allontana la notte, grotta di misteri e paure, racchiusi nel cuore. L'uomo ha creato fantasmi bruciandoli nel fuoco.
Sono i passi della nostra intelligenza a tracciare le piste di comunione fra la terra, tomba umana, il cielo con le sue luci lontane culla dei nostri sogni con la fede nell'unico Signore del mondo.
I solstizi sia d'inverno che d'estate dedicati ai due San Giovanni: uno precursore di una nuova aurora dei nuovi figli dell'Uomo, l'altro profeta della nostra storia futura teatro finale di noi esseri divini.
Luce e ombra fanno sempre paura: come il giorno e la notte, il bello e il brutto giusto e ingiusto, fantasmi e defunti inferno e paradiso, vita e morte.
Ricordiamoci che il filo della nostra vita non è legato al tempo ma all'essenza dell'uomo: "Voi siete dei!".
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