Sospesa! Come su una ragnatela tesa, fra passato e presente, una casa assente. Emozioni sopite, l'amore assente. Un sol raggio di sole, pallido fulgore, nel gelo d'inverno fuggendo l'inferno. Tornerà primavera a scaldare la sera? Rifiorirà quella bimba ormai troppo donna? Vuole autonomia, fugge la follia d'un mondo troppo nero, colori a tinta zero. Poesia dell'inverno grigio, del poeta vecio, ossa rotte dal dolore, cuore pieno del suo sapore. La chiave della vita è alla sua portata se solo ricordasse dove l'ha posata. Le leggo nell'anima, accarezzo la mente, anima senza patria in questo frangente. Poesia tetra, a tratti scura, che vede ancora colori in fondo alla paura.
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