Le cose possono significare sempre qualcosa di nuovo o ricordarci qualcosa di vecchio. Noi non possiamo significare niente di niente per le cose. Possono essere utili o inutili. Possono funzionare o meno. Noi possiamo anche romperle. Noi possiamo addirittura distruggerle, ma anche loro possono ferirci a morte. Noi le usiamo, le ammiriamo. Dopo poco spesso ci annoiano. Siamo legati a loro dai gesti. Talvolta usiamo gli altri come cose o ci lasciamo usare come cose. Loro non hanno alcuna colpa. Non sono che materia inanimata. L'io si illude di relazionarsi. Tutto parte e finisce nell'io. Un giorno ci congederemo da esse. Loro sono indifferenti ed eterne. Le cose continuano a esistere, a sopportare tutto questo male: a tollerare il male del mondo. Dirò di più: loro sono il mondo.
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