Ho camminato lentamente nel creato dove la voce di Dio parla nel silenzio trasformando l'uragano che si ha dentro in una quiete misteriosa che mi abbraccia in un velo di colori tenui e trasparenti.
Sull'acqua del fiume che scende sottovoce vedo riflessi gli alberi che s'inebriano di luce specchiandosi nell'acqua che scorre soave verso destini lontani dove nasce l'aurora per regalare i colori al tramonto che muore.
Mi siedo su un grande masso ricco di storia la luce del giorno mi avvolge e mi sussurra una specie di ninna nanna che le mamme cantano al figlio quando piange nella culla. Immersi nella natura o si piange o si canta.
So solo che con il cuore in mani di offerta vediamo molte cose che l'occhio non vede ma le sentiamo vicine cantare sottovoce. Poi ci cullano sulle onde dell'etere che vola accompagnandoci alla nostra intima dimora.
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