Ondeggi dolce a guisa di luna complice d'amore verso amori nel fruscio di soavità composta del tuo sguardo, rosseggia la tua chioma fiera carezze vergando sul dilatarsi del bacio del lago sull'estasi di lariani seducenti incantesimi. Ebbro mi scorgesti della tua interior beltà tra quelle aule d'ancestral sapienza ruggenti della meneghina università. Battito ti ricamasti d'ali di solidarietà in ogn'angolo di questa tremebonda realtà Icona di zucchero d'un sorriso aperto al mondo A dar avvezzo di sé il suo colore più profondo. Lucido brilla e sempre rifulgerà il tuo fiore di profumo comacino incantato sempre nel cuor ti serbo, limpidissima Rossella, rosa purissima che mai dimenticherò né mai ho dimenticato.
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