Sei quasi indenunciabile, lo sai? Sento le doglie anche dei secondi, vedo ormai il tetto che mi hai costruito, prigioniero del non svegliarsi azzurro, mi doni l'universo e sia la cella e come souvenir ormai imprendibili le stelle, lacrime di ciò che fu(i), e ti fai Madre su me figlio vivo, a piangermi come se fossi morto, e figlio io divento la tua madre orfana delle origini, malata da accudire come avesse l'Alzheimer nel pensiero di questa veglia insonne.
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