Nulla più solitario di una stella. Nessuna condanna più perentoria della sua impiccagione su nell'alto, lacrima che mai più potrà invocare di scendere, cadere, dissiparsi. Il suo sangue di luce testimonia la gemellarità ch'è interminabile. Ed il buio è una loro creazione, sovrane al loro attorno, separè per non vedere nel sonno di vita la simile, l'identica. Infelice, luciferina, ma priva di dio si sogna altrove, si scaglia nel basso col suo riflesso sempre più sbiadente (si).
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