... E nel sonno ritrovi i tuoi confini, una lunga boccata di incoscienza, un cerchio che riesce quasi a chiudersi. Dice la sua preghiera sotterranea l'anima, mentre la pelle è puntata – fiamma di solitaria debolezza – fuori, dagli occhi armati delle stelle, frecce pronte a schioccarsi su di essa, la faretra nascosta della luce si guarda indietro e conta le sue lacrime. Cuore di bianca gelida utopia è quella luna, teschio di ogni dio.
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