Vedo spesso uno zingaro per le strade del silenzio. Nei suoi occhi porta il lutto e nelle mani la stanchezza. Raccoglie con i ferri vecchi gli sguardi indifferenti di gente molto abituata a vivere con indifferenza. I suoi capelli odorano a fumo, il suo passo morde la steppa, ma è fiero del suo bastone segno di dignità e certezza. Cammini per il mondo nomade di orizzonti, noi siamo ancora poveri per essere vagabondi.
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