Un cuore solitario piange Rinchiuso in una gabbia Fatta di colori di luce di suoni Guarda lontano Vorrebbe fuggire Ma è vittima di se stesso Di un passato che Ha dipinto il suo cielo Di pece
Vorrebbe scappare Le corde che a quel posto Lo legano vorrebbe spezzare Urlare gridare Fino a che il cielo Non iniziasse a lacrimare Allora le sue lacrime Si unirebbero alla pioggia E bagnandogli la pelle Purificherebbero il suo corpo Reso immondo dalla sofferenza
A quel punto Fracido di dolori Alzando lo sguardo al cielo Si accorgerebbe che continua A piovere incessantemente Ma che il cielo si è tinto Di colori che dalla sua gabbia Non avrebbe mai potuto scorgere.
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