Il profumo dell'ulivo si confondo col mare quello scoglio riposa e di te sa qualcosa. Il ritorno, una festa, una strada, una chiesa, un amico lontano un pranzo infinito che adesso mi sembra un po' strano. Bambini che giocano ed il gioco è col verso, ma uno di loro ha l'accento diverso. È un destino comune che si rinnova nel tempo, anch'io avevo un amico, d'estate, con l'accento diverso. Poi, d'improvviso arriva la tua mano, che ritrovo più vecchia ma il cuore è lo stesso di una mamma che aspetta. Nella mano una carta che ha cambiato colore frutto d'anni di sacrificio e sudore la mia mano ritraggo, vorrei rifiutare ora ho bisogno solo di questo cielo e di questo mare. Poi la luna è la stessa, la possiamo guardare, insieme, dal posto dove devo ritornare. Nel viaggio m'accorgo che quella carta tu, me l'hai data lo stesso è nella tasca di quel bambino con l'accento diverso.
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