Scritta da: Joseph Zicchinella

L'accento diverso

Il profumo dell'ulivo si confondo col mare
quello scoglio riposa e di te sa qualcosa.
Il ritorno, una festa, una strada, una chiesa, un amico lontano
un pranzo infinito che adesso mi sembra un po' strano.
Bambini che giocano ed il gioco è col verso, ma uno di loro ha l'accento diverso.
È un destino comune che si rinnova nel tempo,
anch'io avevo un amico, d'estate, con l'accento diverso.
Poi, d'improvviso arriva la tua mano, che ritrovo più vecchia
ma il cuore è lo stesso di una mamma che aspetta.
Nella mano una carta che ha cambiato colore
frutto d'anni di sacrificio e sudore
la mia mano ritraggo, vorrei rifiutare
ora ho bisogno solo di questo cielo e di questo mare.
Poi la luna è la stessa, la possiamo guardare, insieme, dal posto dove devo ritornare.
Nel viaggio m'accorgo che quella carta tu, me l'hai data lo stesso
è nella tasca di quel bambino
con l'accento diverso.

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    Scritta da: Joseph Zicchinella

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