Qual splendida Notte! 2 millimetri mi separano dall'Eternità. M'osserva una stella, sola visibile dal firmamento cupo; ed è l'Assurdo... Un brivido m'assale, ché una fresca brezza primaverile mi scompiglia dolcemente i capelli... Esprimo un desiderio E il mio cuore Si tinge d'Ebrezza. Ammiro lontani I suoi raggi infuocati irradiarsi all'Infinito: sembran volermi abbracciare. Accogli le mie vaghe Tenzoni, oh astro celeste che or solo me riempi di gaiosa Letizia! Dischiudi quest'ali al seguito della tua Fiammante chimera. Sublime sensazione d'Immenso, le mani della mia Fantasia a te son legate, e mi sfiora l'Aurora. Profondo il mio sonno da illacrimarmi gli occhi: un oceano senza orizzonti, una distesa senza confini, un malessere senza confronti... Ma ecco risplendere L'astro vagante, com'una gemma dal raro valore, ricolmando la mìa vaga spème d'un intenso profondissimo ardore; Il nostro calore s'incontra, si fonde si perde tra la quiete del cielo e la notte. Nostalgia d'un sogno incompiuto, un desìo perduto nell'Universo; lo sguardo vagante nel vuoto, alla ricerca d'un ideale perso... La stella s'allontana: ed è una notte di Malinconia.
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