Le mie mani Onde fragili sul tuo lido impervio primule dischiuse nel secreto tuo giardino Noi pavide creature tra i ricordi e le paure ed i rifiuti del mondo... Armonia immèmore al respìr dè tuoi respiri e carpire il magico tra i Silenzi tuoi infiniti In simbiosi noi, che Amor chiediamo ancora tra incolti frutti di vivide illusioni Perpetui disincanti tra le mie le tue emozioni... Reo tu d'occultar lo Spazio dè celati miei pensieri come ieri tu arrogante mio Signore sì risali in un istante a luminar il buio grido a divenir incanto lieve Ed il Tutto or or non conta, l'alba spunta il sòl tramonta nulla muta nulla arresta la mia spème il mio desìo Infinito è il mio vagare per poter Amarti ancora...
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