Languiscono gli ultimi marosi spume minacciose si dissolvono la bufera è oramai lontana altri marezzi placidi respirano riconoscibile compare l'orizzonte. Lasciamo cuore spaventato il molo del pianto e del dolore troppo vi abbiamo sostato imbarchiamoci ancora per la vita dispieghiamo le sfasciate vele or che brezze d'amore carezzevoli spirano per noi: rinfrancati riprendiamo il viaggio Vieni amore dimentichiamo l'abisso e guardiamo il cielo imbarcati anche tu sulla tolda il timone scambiamoci or che sappiamo a menadito la rotta da seguire non temere altre tempeste rinforzata è la carena nel buio incontreremo la luna: basterà la sua luce a rischiarare la carta nautica da seguire, vieni... All'àncora in una rada poi posa nella mia la tua mano e guardami: sorridimi, i tuoi occhi a me affissa commosso e confuso io vibri difronte a ritrovate tenerezze. Pensando a quando un giorno naufraghi e senza speranza ci ritrovò un desiderio di essere.
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