Mai 'l silenzio complice l'alma ammorbi che d'omertà l'olezzo giustizia non soverchi, ch'il mafioso urlo, che fetido è e anco vigliacco, su pelle di fiera Trinacria non s'erga, e il suol ove agrumi e zagare la natura cantan sommerga. Or sempre di Peppino sentirai la spada di voce ch'al legal sentimento anela come a una fresca foce l'udrai indomita involarsi lungo frequenze di coraggio perché il siculo orgoglio rinasca e più non sia miraggio. No quel dì lo stilo mio e l'impegno non tramortirono ma incontrastato in volo s'alza da Trapani al Palermitano dal mar ch'arabico fu all'ellenico Akragas e al Siracusano ovè l rimembrar s'ode di color che anco per noi perirono. Non chiedermi, uomo, che mai sia il coraggio sei tu sol se credi a beltà e civiltà della tua terra e alla velenosa arsura di lettere cinque di follia costante t'opporrai, sbarrandole la via.
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