Urla d'indiavolato ardor la tromba e ad afro primitivo suon abbeverasi soffian di spartiti demiurgiche intuizioni che la complice, alleata aere di fruscii sonori inesplorati frustan. Parlate, tasti, o qualor vi sia disio a ostentarvi irridenti imprendete sulle mammelle di note ricolme d'un piano mille volte violato ch'eppur sempre s'erge a basaltico altar. D'intarsi onirici l'orchestra sfavilla all'eccitarsi orgogliosa offresi del gelido melodiar qual del caliente arpeggio e schiava si estenua di ancestral ma sempre multiforme solfeggio. E la chitarra di leonin ruggito ondeggia alle festanti corde e al plettro ruvida sposa è l musicar nell'arcan suo rappreso d'ebbrezza accrescesi e mai più riposa.
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