Ercole non frange colonne atlante ha schiena dritta e scilla trascura il suo pasto
nella mappa antica che la mia prua rincorre, i confini trascolorano il foglio e nei segni incerti vado a palme vuote. L'attracco svanisce se l'isola d'oro che dispare ai bui fondi segue i gorghi
non temere vela mia, tieni l'orsa, non spaurarti ora. A dorso di un narvalo, come su un destriero infuriato di sole, andrai, sazia di vento.
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